La stratigrafia paesaggistica: proposta di metodo per la mappatura dei paesaggi storici


Stratigrafia del paesaggio, landscape analysis, analisi territoriale, pianificazione urbanistica.


Atti del convegno Internazionale di Geografia sui Beni Culturali Territoriali tenuto ad Urbino dal 5 al 7 ottobre 2006 ed. Istituto di Geografia Università di Urbino, Urbino 2007 pag 121-128


Riccardo Lorenzi – Laboratorio del Paesaggio di Pisa

Laboratorio del Paesaggio di Pisa: organismo funzionale concertato sulla base di protocolli d’intesa tra la Soprintendenza pisana, l’Università di Pisa, la Scuola Normale, la Scuola Superiore S.Anna ed, in itinere, il CNR, con sede presso la Certosa Monumentale di Calci.



Se ci poniamo l’obiettivo di una corretta tutela del paesaggio é purtroppo evidente constatare come il modo tradizionale di fare i piani urbanistici, fare la programmazione economica e governare il territorio non abbia garantito un buon risultato. Va anzi detto che, in particolare nel nostro paese, la cultura idealistica e romantica, che ha connotato gli inizi del ventesimo secolo, ci ha pesantemente condizionato fino ad oggi nel riconoscere al paesaggio un ruolo esclusivamente estetico. L’esito di questo superato approccio ideologico è stato quello di non aver mai saputo coniugare l’importanza ed il valore della bellezza ad esso riconosciuta con la capacità di analizzare e valutare i paesaggi con criteri oggettivi per essere poi in grado di proteggere con determinazione quelli che lo meritavano e riqualificare quelli degradati. Di conseguenza una cultura scientifica ed una tecnica dedicata al paesaggio non sono mai entrate a far parte realmente dei parametri urbanistici che di solito si prendono in esame in tutti i processi di programmazione. In nome di un non mai ben definito concetto di sviluppo, inteso o meglio frainteso come antitetico alla tutela, i paesaggi hanno avuto e tuttora hanno la peggio rimanendo delegati ad un ruolo del tutto marginale. Si perde così di vista un fatto fondamentale e cioè che i paesaggi da sempre coincidono con l’economia: sono lo specchio della civiltà ed alla loro maggiore o minore qualità corrisponde rigorosamente la stessa qualità della vita.

Così i più comuni e diffusi criteri di studio del paesaggio continuano ancora oggi a fondarsi su valori prevalentemente se non esclusivamente estetici e questo porta a difficoltà enormi anche per il futuro nella possibilità di ottenere risultati validi ed oggettivi. Se si utilizzano i parametri della pura visibilità, infatti, ci si arena di prassi sull’impossibilità di tracciare confini e contenuti precisi ai contesti visivi perché questi variano a seconda dei diversi punti di osservazione; se invece si fa riferimento agli ordinari sistemi di………..