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(titolo, relatore, laureando)

Affinamento, Recupero e Riuso di Acque Reflue Urbane Depurate
Responsabile ricerca: Luca Mancini
Anno accademico: 2007/2008
Planimetria dell'impianto pilota di fitotrattamento

Planimetria dell'impianto pilota di fitotrattamento

In collaborazione con ENEA (BO) e presso l’impiato di Latusane Marittima (UD) si sono testate le rese di alcuni promettenti sistemi naturali FWS e SFS applicabili al trattamento e finissaggio di acque di scarico domestiche.

In particolare, attraverso monitoraggi in continuo si sono verificate le capacità di estrazione dalle acque del fosforo, delle varie forme di azoto e del BOD. Risultati convincenti sono stati dimostrati a tempo di residenza pari a 2 giorni su tutti i parametri utilizzando Fragmites australis e per le componenti azotate disciolte applicando Lemna fragilis, ottenendo altresì utili criteri gestionali sul controllo dei transitori di crescita e sulla quantificazione e temporizzazione delle estrazioni di biomassa in condizioni di regime.

Su diversi impianti attivi in Romagna si sono verificati i rendimenti di impianti di trattamento e finissaggio reflui domestici ubicati in prossimità dei punti di produzione del refluo. Sono stati eseguiti confronti sui rendimenti di piccoli impianti a fanghi attivi, sistemi combinati Fossa Imhoff + Fitotrattamento SFS e Fossa Imhoff + Filtro anaerobico. Risultati e rese convincenti si sono ottenuti introducendo fasi di biofiltrazione allo scopo di permettere il riutilizzo irriguo delle acque trattate mentre ne è stata verificata applicabilità economica ad agglomerati abitativi compresi fra 200 e 500 AE. Di concerto con Comune di Cagliari, Ente Autonomo Flumendosa, Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale che hanno resi disponibili tutti i dati di monitoraggio e gestione si è verificata la capacità di affinamento della totalità dei reflui trattati in uscita dall’impianto di trattamento di Cagliari (600.000 AE). Ciò allo scopo sia di garantire disponibilità di risorsa idrica nei periodi estivi di massima richiesta, sia di eliminare del tutto lo scarico a mare estivo di reflui dolci d’impianto in acque costiere soggette a balneazione. In particolare è stata eseguita e tarata una modellazione matematica di bilancio fra biomasse batteriche ed algali attive nei sistemi di lagunaggio facoltativo ottenendo una buona interpretazione dei dati in uscita e verificandone la compatibilità con i limiti imposti al riutilizzo irriguo dalle vigenti leggi.

Depuratore di Latisana Marittima: Bacino di affinamento a Lemna

Depuratore di Latisana Marittima: Bacino di affinamento a Lemna

Altro campo di ricerca è rappresentato dalle acque di transizione connesse a mare dalle bocche dei porti canale. Sulla base di indagini e di modellazioni numeriche sviluppate sulle Piallasse di Ravenna, sono state progettate e condotte tre campagne di monitoraggio sui canali del bacino del Porto Canale di Cesenatico allo scopo di verificare gli effetti sulla qualità dell’acqua dei tratti più interni di canale dove le variazioni di profondità sono indotte dalla marea ma gli apporti da terra mantengono l’ecosistema in condizioni prevalenti di acqua dolce. Il tratto di canale è stato suddiviso in tre celle di reazione ciascuna controllata alle sezioni di ingresso ed uscita. Viene descritto e modellato lo stato estivo di tempo secco con immissione da monte dell’intera portata proveniente dall’impianto di depurazione di Cesena (180.000 AE). Vengono utilizzate sonde multiparametriche per il rilievo dei profili verticali di temperatura ossigeno, salinità e REDOX. Le condizioni di moto vario, regolate da valle dall’oscillazione di marea, vengono rappresentate secondo quattro cicli sequenziali giornalieri di accumulo e scarico. L’effetto di finissaggio su BOD ed azoto viene confrontato con le cinetiche classiche proposte per lagune biologiche facoltative applicate a reattori di tipo plug flow.

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